COMMISSIONE NAZIONALE PER LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA.


 

 

Capo Commissione                                   DR. CARMINE CESAREO 

 

 



DIPARTIMENTO ATTIVITA’ PRODUTTIVE: IL DR. CARMINE CESAREO A CAPO DELLA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA.

Il Presidente Nazionale Gerardo Rosa Salsano ha incontrato uno dei Fondatori della Confederazione Europea con sede a Bruxelles, il dr. Carmine Cesareo.

 

Interviene il dr. Cesareo: come Confederazione abbiamo fatto il percorso inverso, dall’Europa sbarchiamo oggi attraverso il CAD , in Italia. L’Italia si trova davanti ad un bivio. Può scegliere tra la strada delle riforme e della crescita in un contesto di stabilità dei conti pubblici o, viceversa, scivolare ineluttabilmente verso un declino economico e sociale. Per questo le imprese ed in questo caso il CAD-PMI ha deciso di lanciare una proposta che indichi a tutti - Governo, Parlamento, forze politiche di maggioranza e opposizione, parti sociali, tutti gli italiani - pochi punti essenziali di forte discontinuità. E' necessaria la maggiore coesione possibile, di tutte le risorse e di tutte le intelligenze.

Interviene il Presidente Salsano: Da troppo tempo l'Italia non cresce. Da troppo tempo le nostre imprese perdono competitività. Da troppo tempo i giovani italiani vedono ridursi opportunità e speranze. Le ragioni di tutto questo sono molteplici e nessuno può ritenersi esente da responsabilità.

Per l'ingente ammontare del suo debito pubblico, per la sua bassa crescita oramai quindicennale, per i suoi alti tassi di spesa pubblica e di prelievo fiscale, il nostro Paese da diversi mesi ha visto decrescere in maniera intollerabile il premio al rischio sui titoli di stato. Il deprezzamento dei listini erode il valore degli asset nazionali e del risparmio delle famiglie.

Caro Carmine ben venga il CAD-PMI, oggi il tempo si è fatto brevissimo e ciò impone scelte immediate e coraggiose. Diversamente, ben al di là dei nostri demeriti, il mercato continuerà a penalizzare i nostri titoli pubblici con inevitabili conseguenze sia sulla tenuta dei conti dello Stato

che sul costo della raccolta delle banche e, di conseguenza, sui tassi applicati ai finanziamenti alle imprese e alle famiglie. Non si può assistere inerti a questa spirale. Sono a rischio anni e anni di sacrifici. E' a rischio la possibilità di garantire ai nostri figli un Paese con diritti, benessere e possibilità pari a quelli che abbiamo avuto fino ad oggi. Siamo chiamati a cambiare passo e ad esprimere uno sforzo comune in grado di far si che l'Italia continui ad essere uno tra i primi Paesi manifatturieri del mondo e possa far conto su un forte e dinamico sistema dei servizi. Tutte le imprese sono pronte a fare la loro parte, non possiamo stare piu’ fermi.

Conclude il Neo Capo della Commissione CAD-PMI: Parte delle cause dell’attuale, difficile, fase economica dipendono da fattori esterni. Evidenti ritardi e incertezze della governance europea nel suo complesso hanno contribuito a deteriorare uno scenario economico già particolarmente avverso.

Nello stesso tempo siamo fermamente convinti che tocchi all’Italia fare, sin da subito, le scelte necessarie per riguadagnare il rispetto e il prestigio che il Paese merita. Noi Italiani Imprenditori Italiani ci siamo. Grazie Presidente