Distretto di Gela

 

 

 

Presidente Distretto GELA                                            Sig. Filippo Arena

 

 

 

 


Gela 6 giugno: «Geloi» Tra le due rive del Mediterraneo: Diplomazia e diritto in Sicilia in età ellenistico-romana‏

L’Associazione Akkuaria, in collaborazione con Triskelion, FIDAPA Sez. Gela, International Inner Wheel Club Gela, Anterao e Dipartimento Affari Sociali CAD, ha organizzato una giornata di studi che si terrà il 6 giugno 2014 presso il Museo Archeologico di Gela sul tema “Tra le due rive del Mediterraneo: diplomazia e diritto in Sicilia in età ellenistico-romana”.

L’evento è patrocinato dal Comune di Gela, dal Museo Archeologico di Gela e da: Université de Strasbourg, UMR 7044 ArcHiMèdE -Archéologie et Histoire ancienne – Méditerranée-Europe, Université de Haute-Alsace, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, UMR 8210 ANHIMA – Anthropologie et histoire des mondes anciens, Université de Franche-Comté, EA 4011 ISTA – Institut des Sciences et Techniques de l’Antiquité, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Siena, SoPHiA-Société Politique Histoire de l’Antiquité.

 

Si tratta di un’iniziativa rivolta non solo agli specialisti di Storia antica, ma che mira, pur nel rigore scientifico degli interventi, a raggiungere un pubblico più largo, interessato alla storia della Sicilia e alle problematiche che attraversano le vicende dell’isola dall’evo antico all’età contemporanea.

Gli obiettivi di questa prima edizione, possono essere riassunti in tre parole chiave: valorizzazione, prospettiva internazionale, ricontestualizzazione. Valorizzazione del patrimonio storico-archeologico di Gela; prospettiva internazionale grazie alla presenza di relatori di provenienza e reputazione europea che avvicina la città, priva di un Ateneo, a una vasta platea al di là dei confini nazionali; ricontestualizzazione di Gela nel tessuto storico-politico della Sicilia antica, in quel laboratorio di esperienze politico-diplomatiche che fu l’isola fin dall’Antichità.

 

Programma

Ore 10.00 Saluto di benvenuto da parte di:

Avv. Angelo Fasulo, Sindaco Comune di Gela

Arch. Ennio Turco, Direttore Museo Archeologico Gela

Avv. Giovanna Cassarà, Assessore alla Pubblica Istruzione

Avv. Giuseppe Ventura, Assessore Sport Turismo e Spettacolo

Prof.ssa Angela Incardona Sbirziola, Presidente F.I.D.A.P.A. Gela

Prof.ssa Mariolina Faraci, Presidente International Inner Wheel, Gela

Dott.ssa Angela Agnello, Delegata Provinciale Akkuaria

Sig.ra Vera Ambra, Capodipartimento Affari Sociali CAD Catania

Apertura Lavori e e presentazione della giornata di studi a cura di:

Maria Teresa Schettino (UdS, UHA, UMR ArcHiMèdE)

e Antonio Gonzales (Université de Franche-Comté, ISTA)

Ore 11.00 Prima sessione: Gli antefatti

Moderatrici: Sylvie Pittia e Rita Scuderi

Interventi:

Mauro Moggi (Università di Siena)

Assetti poleici nella Sicilia orientale di epoca arcaico-classica: fondazioni e rifondazioni di città

Anne Jacquemin (Université de Strasbourg, UMR ArcHiMèdE)

Non importa il regime. Noi Siracusani facciamo sempre così. Trasferimenti di popolazioni nella Sicilia d’epoca classica a favore di Siracusa

Cesare Zizza (Università di Pavia)

La Sicilia dei Greci come laboratorio di idee e strategie politiche: tra trasferimenti di popolazioni, fondazioni / rifondazioni e distruzioni di città

Ore 12.30 – 13.15 discussione e dibattito con la sala

 

Ore 15.00 Seconda sessione: La Sicilia tra Cartagine e Roma

Moderatrici: Anne Jacquemin e Francesca Reduzzi

Rita Scuderi (Università di Pavia)

I prodromi della prima guerra punica nell’ambasceria romana a Gerone (Diodoro XXIII 1.4)

Daniela Motta (Università di Palermo)

Diplomazia e diritto: aspetti di storia della Sicilia e dell’imperialismo romano al tempo della seconda guerra punica

Ore 16.00 – 17.00 discussione e dibattito con la sala

Ore 17.00 Terza sessione: Dalla diplomazia al diritto

Moderatori: Antonio Gonzales e Mauro Moggi

Francesca Reduzzi (Università di Napoli)

Il bellum iustum ed i trattati tra Roma e Cartagine

Sylvie Pittia (Univ. Paris 1 Panthéon-Sorbonne, UMR ANHIMA)

Le Verrine: una fonte sulla coesistenza e l’interazione giuridica nell’antichità

Ore 18.00 – 19.00 discussione e dibattito con la sala

19.00 Tavola rotonda:

Tra questioni antiche e dibattito contemporaneo

coordinata da Maria Teresa Schettino e Cesare Zizza, con la partecipazione di: Antonio Gonzales, Mauro Moggi, Sylvie Pittia, Ennio Turco, Angela Agnello.

Ore 20.00 Conclusioni e chiusura dei lavori

a cura di: Antonio Gonzales e Maria Teresa Schettino

 

Coordinamento scientifico: Maria Teresa Schettino (Ordinario di Storia romana, Université de Strasbourg, Université de Haute-Alsace, UMR 7044 ARCHIMÈDE)

 

Coordinamento organizzativo: Vera Ambra e Angela Agnello per Akkuaria

3394001417


IL CAD DA GELA LANCIA IL SUO IMPEGNO A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA

Si è svolto, con il patrocinio della Città di Gela, presso la Chiesetta San Biagio, il convegno "Associazionismo e volontariato, un impegno a sostegno della famiglia", L'evento è stato organizzato dalla F.I.D.A.P.A. di Gela, in collaborazione con le associazioni Akkuaria, Anterao e Genitori a Vita, ADIANTUM e il Dipartimento Affari Sociali del C.A.D. Catania.

 

A dare il benvenuto ai relatori e al numerosissimo pubblico presente, è la Prof.ssa Angela Incardona Sbirziola, Presidente F.I.D.A.P.A., la quale ha aperto i lavori del convegno. Con il suo incisivo intervento ha tenuto a precisare l’importanza di aprirsi e relazionarsi con altri sodalizi per sostenere, in primo luogo, il ruolo della Famiglia, oggigiorno messo a dura prova.

«È necessario che ci sia un impegno serio nella condivisione degli obiettivi comuni. Occorre innanzitutto promuovere nuove forme di progettualità per far sì che il tessuto associativo sul territorio possa crescere e migliorare in tempi piuttosto rapidi» sostiene la Prof.ssa Angela Incardona Sbirziola. «L'importante è delineare insieme le linee programmatiche di una "cultura associativa" efficace e in grado di dar vita a modelli efficienti di cittadinanza, non solo per i singoli cittadini ma anche per tutte quelle forme intermedie che prestano il loro operato a sostegno della famiglia e del sociale in genere».

 

Attualmente quello che è il punto d'incontro, fra pubblico e privato, è andato via via sostituendosi quasi del tutto ad auto-organizzazioni che operano volontariamente nella sfera del sociale e che, in base alla loro propria distinzione, si sta specializzando verso obiettivi più specifici. Difatti le future speranze progettuali dipenderanno dal fatto che sono sempre maggiori le associazioni che riescono a indirizzarsi verso obiettivi comuni, capaci di interagire e incidere su tutto il territorio nazionale.

 

«L'incremento esponenziale della crescita numerica di Associazioni, variegate e sempre più multiformi, sottolinea principalmente il fallimento di una "politica" che oggigiorno non è più in grado di difendere e tutelare né la collettività né l'ambiente in cui esse vivono» afferma Vera Ambra, Capo Dipartimento Affari Sociali del C.A.D. «Difatti sono i singoli cittadini, desiderosi di manifestare la propria volontà di risolvere certi problemi e attivandosi nel sociale cercano di affrontare e risolvere le tante difficoltà per sviluppare e raggiungere insieme quei fini naturali che non si possono ottenere da soli e da soli si danno le direttive nel perseguire le finalità di solidarietà, mettendo in atto progetti in grado di rispondere, quanto più possibile, ai bisogni della società contemporanea. Le reti rappresentano una sorta di reddito nascosto che dà valore al reddito visibile costituito dal sostegno economico».

 

Angela Agnello, Delegato per la Provincia di Caltanissetta dell'Associazione Akkuaria fa appello al "Piccolo Principe" l'opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry. Con la metafora della favola, da sempre un efficace strumento di comunicazione, in modo efficace fa comprende come quella semplicità di cui abbiamo bisogno che ai nostri occhi diventa invisibile. Un modo incisivo per sottolineare che «nessun uomo è un'isola e nessun uomo oggi può affrontare le sfide del vivere senza una rete di sostegni. In questo senso di appartenere a qualcosa che ci rende capace di affrontare la vita. né il modo in cui - nel massimo splendore della comunicazione tecnologica - gli uomini tra loro non si ritrovano più. A volte basta poco per uscire dalla spirale distruttiva della rabbia, delle colpevolizzazioni, dello smarrimento da cui prendono vita conflitti che portano alla distruzione della famiglia».

 

 

Ad approfondire quest'argomento è la dott.ssa Federica Guagliardo, Segretario Organizzativo Provinciale di Catania del C.A.D. Centri di Ascolto del Disagi Sociali. Psicologa e psicoterapeuta, è quotidianamente impegnata in un consultorio famigliare catanese. «La parola "disagio" anche se in apparenza suscita un riferimento negativo, essa contiene in sé un significato positivo "agio", in qualche maniera porgersi con il giusto atteggiamento si può mettere in atto un buon risultato: è questa l'ottica operativa del CAD. e di chi vi lavora al proprio interno. Trarre ciò che di positivo può esserci o può nascere da un momento di difficoltà e di buio è il primo passo verso la trasformazione di sé. Molti disagi derivano dall'impossibilità di vedere se stessi e ciò che può migliorare la vita di ciascuno di noi. In questa società che costantemente ci fa vivere il senso dell'incertezza e della frammentazione è logico che le relazioni umane subisce gravi conseguenze, per questa ragione il CAD ha pensato ad un luogo che diventi un punto di riferimento per la famiglia. Attraverso la sinergia e l'armonia del lavoro di rete si potrà dare a tutti il diritto all'ascolto, con senso di umanità e professionalità».

Ed è in questo senso, a fronte della gravità dei problemi, che tessere reti rende l'aiuto più efficace e sostenibile. Il percorso che situazioni di povertà e fragilità oramai hanno assunto una consistenza tale che è impensabile far fronte da soli. Il disagio sociale richiede una messa in comune dei saperi delle risorse e delle diverse competenze. Per questa ragione occorre connettersi sempre più con gli altri soggetti del welfare territoriale.

 

Andrea Poma, Consigliere Nazionale ADIANTUM, nonché Presidente dell’associazione Genitori a Vita, ha apportato un contributo brillante alla causa dei figli contesi e all’importanza della Bigenitorialità. «Sfatiamo il mito che quando una famiglia si sfascia, siano solo i figli a soffrire. I genitori,nel momento che iniziano un processo di separazione non sono minimamente consapevoli che presto verranno travolti da un sistema che fa acqua da tutte le parti». Lo stesso Poma, punta il dito sui “tecnici” predisposti a dirimere le conflittualità genitoriali, spesso - per mancanza di preparazione e di etica - entrano a gamba tesa nelle vicende senza poi averne nemmeno una adeguata competenza. «L’ascolto del minore, le false accuse e non per ultimo l’applicazione errata della 54/2006 le tematiche che Andrea Poma ha trattato, l’inadeguatezza a certi interventi che lascia molto a desiderare, ma soprattutto la tempistica “secolare” con la quale le istituzioni intervengono».

A fronte delle poche risorse per il sociale, è importante che tutti i soggetti del welfare locale si coordinino in modo da evitare i rischi della frammentazione, ovvero la dispersione delle già scarse risorse esistenti; la sovrapposizione degli interventi, l'abbandono di situazione non considerate da nessuno, poiché giudicate di impossibile recupero.

 

«Abbiamo perso tutti il controllo della situazione, non ci sono più i ruoli nella famiglia» riferisce la dott.ssa Carla Russello psicologa e Presidente della neonata “Anterao” un'associazione che si occuperà a 360° delle problematiche sociali, «è come se si fosse infranto un “ecosistema” che funzionava benissimo, adesso non ci sono più i ruoli di genitori e figli, ognuno cerca di scavalcare l’altro in una sorta di cannibalismo gerarchico/famigliare. La famiglia è l'investimento più importante di un'intera Società, e se la famiglia non sta bene ad ammalarsi è l'intera Nazione, e i risultati di quanto sta accadendo oggi sono la piena dimostrazione.»

 

Il convegno ha trattato l'attuale situazione sociale della famiglia e dalla disamina degli interventi sono apparsi chiari gli obiettivi dell'incontro. Tra l'altro ha fornito spunti di riflessione per una maggiore consapevolezza delle problematiche. Un appuntamento dunque che, svestito di quell'accademismo che di solito veste di formalità questo genere d'incontri, ha fatto sì che il pubblico abbia partecipato in maniera attenta e attiva allo svolgimento dei lavori.

 

Prima della conclusione dei lavori, Vera Ambra, che con perizia ha moderato gli interventi, ha ringraziato la prof.ssa Angela Incardona Sbirziola, Presidente della F.I.D.A.P.A., la dott.ssa Concetta Bennici Cafà, Segretaria della F.I.D.A.P.A. e tutte le fidapine di Gela per il loro fattivo e concreto impegno e anche a nome delle Associazioni che hanno preso parte all'evento, ha rinnovato la totale disponibilità per una collaborazione futura.

I relatori con l'occasione hanno ricevuto in dono, a ricordo, il gagliardetto, simbolo del club.

 

Ancora una volta la F.I.D.A.P.A. di Gela si è fatta portavoce di uno tra i tanti argomenti di scottante attualità, ma soprattutto ha voluto incoraggiare la figura del "volontario" come "facilitatore" di processi di "familiarizzazione".

 


Il C.A.D. Sociale (Sicilia) a Gela, alla VII^ edizione ” l’ammalato uno di noi” 2012

Anche quest’anno la manifestazione l’ammalato uno di noi ,giunta alla VII edizione, organizzata dal movimento polo oncologico di gela ha avuto un grande successo di pubblico. Presenti Maurizio Cirignotta, presidente dello stesso movimento , Il Dott. Giampaolo Alario responsabile del nascente reparto Hospice, Il Dott. Seca Medico-Chirurgo Radioterapista, Il Dott. Giuseppe Di Martino, Senologo oggi responsabile della Brest Unit, Il Dott. Mario La Spina, coordinatore del C.A.D. Sicilia, (Centri di Ascolto e prevenzione del Disagio) nonché Presidente del C.A.D. Provincia di Catania e il Dott. Dario Antonuccio Capo Dipartimento del C.A.D. Junior. Una sala gremita che è rimasta attaccata alla sedia per sentire i vari relatori. Il presidente del Movimento Polo Oncologico di Gela ha fatto una completa relazione sulle attività 2012 della Onlus che oggi opera sia nel campo sanitario che nel sociale. “Il movimento - ha detto Cirignotta- ha permesso a 205 persone di viaggiare gratuitamente verso Catania, negli anni che vanno dal 2010 al 2012, costruendo un servizio che rappresenta il fiore all’occhiello del sistema di collaborazione tra l’associazione e la grande sensibilità dell’ENI”. “La battaglia decennale della radioterapia è vinta -dice Cirignotta- ora lavoreremo per la costruzione di un IRCCS a Gela e per aumentare l’offerta sanitaria per il territorio”. Il Dott Giampaolo Alario ha parlato di Hospice: “ Un’offerta sanitaria - dice Alario - che si costruisce mattone su mattone e che offrirà al territorio la possibilità per i malati oncologici di vivere gli ultimi momenti della loro vita con dignità e confort”. Un’offerta Oncologica che si completa nei vari settori anche con la nascita della Radioterapia a fine Gennaio. Il Dott Seca nel suo intervento ha spiegato mirabilmente ai presenti i concetti base della radioterapia che oggi viene usata sia per la cura dei tumori ma anche per alcune patologie non tumorali- “Gela ha -detto il Dott Seca - ha due acceleratori lineari di ultima generazione ed una Tac tra migliori nel campo, con alta risoluzione d’immagine ”. L’intervento del Dott. Di Martino oggi responsabile della nuova unità di Senologia ha indicato la nuova possibilità per il tumore al seno di non effettuare una azione demolitiva attraverso la tecnica del linfonodo sentinella. L’eccellenza oggi è presente a Gela attraverso i sei posti letto disponibili al Vittorio Emanuele di Gela.

 

Il Dott. Mario La Spina, dopo aver portato i saluti del Presidente C.A.D. Provincia di Caltanissetta, Giuseppe Cannavò, assente per altri impegni, ha presentato il C.A.D. Sociale e le diverse attività svolte sul territorio; ha puntato l’indice sulla grande risorsa rappresentata dal C.A.D. Sociale (Centri di Ascolto e prevenzione del Disagio) per l’Uomo, posto al centro di ogni cosa. Il C.A.D. Sociale nasce con questo intento semplice ma rivoluzionario, per il suo essere antico di migliaia di anni. Continua informando gli intervenuti che l’attività prevalente del C.A.D. è quella di porsi come strumento di mediazione tra società ed istituzioni, il più delle volte distanti e sorde alle istanze dei cittadini, con l‘obiettivo di informare, promuovere, assistere, tutelare, rappresentare, difendere sul territorio nazionale e locale gli interessi individuali e collettivi degli utenti e dei servizi sociali.

 

 

 

Ringraziando Maurizio Cirignotta per aver invitato il C.A.D. Sociale alla partecipazione a questa VII^ edizione ”l’ammalato uno di noi”, si complimenta per la Sua tenacia nell’impegno a fare aprire questo importante polo locale e quello di tutti i gelesi, per i risultati ottenuti per l’ottenimento del centro di Radioterapia che insieme all’Hospice, completano l’offerta oncologica nel territorio di Gela, rappresentando oggi una delle sfide più impegnative per la Sanità Pubblica ed un bel traguardo per i cittadini Gelesi.

Il Dott. Mario La Spina, continua altresì dicendo che la salute e la normalità sono delle condizioni di cui si ha un'esperienza quasi inconsapevole. La malattia ne rivela la fragilità e l’importanza. E, nell’assenza della normalità, spesso si rende evidente anche l’assenza della norma, delle regole della convivenza civile, per cui il diritto alla salute è violato dal venir meno, insieme alla normalità, anche del principio di responsabilità, del rigore nell’applicazione del metodo, delle risposte dovute a chi può e deve essere curato, delle regole che rendono normali. Avviatosi alle conclusioni, porta i saluti del Presidente del C.A.D. Sociale Nazionale, Ing. Gerardo Rosa Salsano, grazie a lui l’Associazione C.A.D. (Centri di Ascolto e prevenzione del Disagio) nasce in Italia nel 2007 ed ormai operativa dal mese di Maggio del 2008 dopo circa un anno di preparazione e organizzazione. Oggi il C.A.D. Sociale ha raggiunto una notevole dimensione sul territorio nazionale, ove opera in rete ed è presente con sedi diplomatiche in oltre 24 Paesi nel Mondo.

 

A conclusione tra gli altri, l’Intervento del Dott. Dario Antonuccio Capo Dipartimento del C.A.D. Junior che ha lanciato la risorsa giovanile per cercare di sfruttare le opportunità dell’europa. “La Sicilia - ha detto Antonuccio – ha utilizzato nel quadriennio 2010-2013 solo 200 milioni dei fondi europei ,rimandando al mittente ben 1800 milioni”. Al termine della manifestazione la consegna dei premi Oncologia 2012 assegnati dal movimento a chi si è distinto in ambito Oncologico. Quest’anno le targhe di benemerenza sono andate al Dott Paolo Cantaro per il grande impegno nella costruzione della radioterapia ed all’ENI Raffineria di Gela per la solidarietà rappresentata nei confronti dei viaggi della speranza dei malati Oncologici. Tutti i malati oncologici presenti hanno ricevuto un panettone augurale per il natale che quest’anno sono stati offerti sia dal Presidente della Regione Siciliana On.Rosario Crocetta che dalla ditta The Babies Show Room. Prossimo appuntamento 22 dicembre 2013.

 


IL CAD DI GELA HA ORGANIZZATO UNA ESPOSIZIONE DI DOCUMENTI E SUPPELLETTILI RARI IN ONORE DELLA PATRONA DI GELA

Il giorno 6-7-8 SETTEMBRE 2010 c’e’ stata a GELA una esposizione in memoria della patrona di Gela “Maria ss. d'Alemanna. Una mostra d’arte, dove il CAD ha esposto varie cose tra cui una pistola sel1550,e varie radio trasmittenti militari datate dal 1940 al 1943. Inoltre il Presidente del CAD di Gela “Filippo Arena”, ha messo a disposizione importanti documenti ,giornali vari tra cui quello che riporta le gesta di Garibaldi dell’anno 1856,e quello del Papa Pio IX e vari Gionali del secolo scorso.

 

L’evento, a dir poco spartano, ha destato molta curiosità in tutta la provincia. Le foto dimostrano che la Cultura e l’Arte possono essere realizzate anche senza mezzi economici, e le foto ne incarnano lo spirito Caddiano.