REGGIO NON E’ (ANCORA) IL BRONX – FINO A QUANDO?

 

 

“Apro il giornale e leggo che/ di giusti al mondo non ce n’è/ come mai? Sì, siamo stati noi/ a rovinare questo capolavoro/ sospeso nel cielo” Così in una canzone di Celentano di oltre 40 anni fa’. Si chiamava “mondo in mi settima”.

 

Oggi apro il giornale e leggo che la realtà, anche nella piccola ed amata enclave reggiana, è radicalmente mutata rispetto ad un passato non troppo lontano fatto di rispetto, tolleranza, senso civico.

 

Nonostante la encomiabile azione delle “sottopagate” forze dell’ordine, ora non passa giorno che non si abbia a leggere di case e negozi svaligiati, di rapine, di truffe, di risse, di droga, di zone della città dove la prostituzione di strada ha occupato il territorio ad altre dove sbandati e case a luci rosse minano la tranquillità dei residenti….

 

Ma, nonostante tutto, la città resiste, resiste, resiste. Con le interdittive antimafia del Prefetto, Antonella De Miro, resiste anche alle infiltrazioni della ndrangheta.

 

Reggio non è (ancora) il Bronw. Fino a quando?

 

Mario Guidetti

 


I Vostri commenti


Nota: I campi con l'asterisco sono richiesti